Scopri come migliorare le tue performance personali e professionali con il coaching

Ormai da qualche tempo si è iniziato a parlare, anche da noi in Italia, di coaching, ma per molti non è ancora del tutto chiaro di cosa si tratti esattamente. Ci sono dubbi in particolare sulle sue finalità. Si tratta solo di una moda o di una metodologia che da risultati reali e misurabili? Semplificando e sintetizzando molto, si può dire che il coaching è un approccio contemporaneo e per certi versi veramente rivoluzionario all’insegnamento, in cui il discente non è più solo colui che impara, ma parte di un sistema nel quale la conoscenza e la crescita personale arrivano attraverso un processo di confronto e di scambio reciproci. Non è un caso se la parola “coach” in inglese indica l’allenatore sportivo e non un professore.
Senza dubbio il coach insegna delle cose, così come l’allenatore di una squadra di calcio spiega i fondamentali del gioco e magari anche nuove tecniche per distinguersi nel confronto con i propri avversari, ma non si limita certo solo a questo. Quello che fa il coach è un vero e proprio allenamento, sia fisico che sopratutto mentale, un processo che aiuta chi lo segue a migliorare la propria situazione, spesso vista come negativa o magari deludente, per cambiare in una maggiormente positiva e realizzante.
Si parla non a caso, sempre più di frequente, di mental coach o di life coach, visto che l’approccio non porta benefici necessariamente in una sola area, come ad esempio quella lavorativa, ma più in generale nella propria vita, sotto innumerevoli aspetti.
I business coach, come Vincenzo Gengaro, sempre più spesso non si occupano solo di sviluppo commerciale, lavorando ad esempio sulle tecniche di vendita o sul rapporto col cliente, ma il loro intervento spazia in numero ambiti e per questo si parla di “sviluppo personale”. Il coaching può rivelarsi infatti molto utile in numerose differenti situazioni e circostanze, tra le quali:
- Può risolvere un problema (generico o specifico);
- Contribuire a migliorare le relazioni (personali e lavorative);
- Imparare a comunicare meglio (nel lavoro e nella vita);
- Lavorare sulla propria autostima (per farla aumentare);
- Gestire meglio il tempo (ottimizzando le performance);
- Eliminare atteggiamenti o comportamenti dannosi o limitanti;
Il coach può intervenire per periodi brevi, ma anche agire su processi che richiedono un impegno di media o lunga durata. In ogni caso dovrà conoscere in maniera approfondita le caratteristiche psicofisiche del proprio assistito e naturalmente i suoi obbiettivi di crescita, umana e professionale. Dovrà anche conoscere l’azienda o comunque l’organizzazione e il settore in cui opera.
Il coach deve riuscire a creare una relazione molto forte tra sé e il proprio assistito, solo così potrà efficacemente migliorarne le performance. Quello del coaching per molti, almeno nel nostro paese è un mondo nuovo, ma i risultati che si possono ottenere affidandosi a persone competenti sono notevoli e parlano da soli, per questo sempre più professionisti, manager e anche aziende si affidano alla figura del coach per “allenare” competenze ed emozioni.